La Residenz di Monaco di Baviera dall’esterno non rende assolutamente l’idea di ciò che nasconde al suo interno; una delle più grandi residenze europee che mi sento di descrivere con un solo aggettivo: magnifica.
Un mix di stili che coinvolge e che affascina, dal rinascimentale al barocco passando dal rococò e finendo con il classicismo.
Quindi la domanda da farsi è: vale la pena inserirla all’interno di un itinerario di due o tre giorni a Monaco di Baviera? La risposta è: assolutamente si!
In questo post vi racconto un po’ la mia esperienza e le mie sensazioni, sperando di farvi capire perchè vale la pena visitare questo enorme edificio.
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Qualche cenno sulla Residenz
La Residenz fu utilizzata per secoli come sede del governo dai vari regnanti della Baviera ed è suddivisa in realtà in tre zone diverse:
- Königsbau, una struttura classicista che ricorda molto alcuni palazzi fiorentini famosi. Alcune sue parti sono andate perdute durante i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale; oggi ospita la camera del tesoro: una serie di stanze dove reliquie, oggetti in oro, diamanti e preziosi sono suddivisi per periodi storici.
- Maximilianische Residenz, costruita per volere del duca Massimiliano I
- Festsaalbau, una struttura in stile rinascimentale, costituita da diverse camere e ambienti
A queste vanno aggiunte poi altre strutture non meno importanti come la Hofkapelle, i vari cortili come il Kaiserhof ed il Brunnenhof, ma soprattutto il bellissimo giardino d’inverno.
Passiamo, però, al mio racconto: preparatevi!
Tra le grotte di Grottenhof
Qualche goccia d’acqua e arrivo all’entrata che si trova proprio al fianco del bellissimo Nationaltheater, nella parte centrale del Königsbau.
Lascio giù la mia roba, anche perchè dentro con lo zaino non si può entrare, prendo l’audioguida poichè, fidatevi, in una visita del genere, non deve mancare, e via, si comincia.
Il tour inizia nella classica stanza rinascimentale: quadri, troni, oggetti dei regnanti; ma è dalla prima porta che inizia la magia.
Esco verso Grottenhof (Cortile delle grotte), uno dei tanti giardini interni, realizzato in stile manieristico e subito mi fermo ad ammirare la bellezza delle decorazioni che trovo di fronte a me: sembra davvero di trovarsi in un’altra dimensione, direi quasi in fondo al mare.
Una statua raffigurante Mercurio sembra prendere vita abbandonando la composizione in cui è inserita: conchiglie e tufo ricreano perfettamente l’ambiente grottesco e sottomarino.
Rivolgo poi lo sguardo al centro del giardino e con molta difficoltà, causa teloni di plastica, scorgo una statua abbastanza cruda: dalle ali sul cappello riconosco la figura di Perseo con in mano una testa.
Facendo mente locale capisco che si tratta della testa di Medusa: spettacolare!
L’Antiquarium: una sala che lascia a bocca aperta
Attraverso la porta che mi dà accesso all’Antiquarium e rimango a bocca aperta.
Non immaginavo assolutamente potesse esserci una stanza così grande e così bella all’interno di questa struttura.
Mi domando: dove sono finito?
L’Antiquarium è di uno splendore unico, lascia davvero a bocca aperta.
Mi fa sorridere l’audioguida che specifica che si tratta della “sala in stile Rinascimentale d’oltralpe”.
La sala è decorata in maniera impeccabile, partendo dal pavimento alle pareti fino alle volte del soffitto.
Percorrendo questa lunga stanza mi sento osservato: ogni 10 metri, sui lati, un busto in marmo raffigurante un imperatore mi osserva.
Una porta poco più in là permette di accedere ai resti di un’antica chiesa distrutta dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale: il silenzio è solenne all’interno di questa struttura.
Le stanze, i colori, lo spazio
Continuo a camminare e mi sposto di stanza in stanza: non riesco davvero a capire quale sia il percorso che sto seguendo, ma a volte riesco ad affacciarmi alle finestre e capire che davvero, all’interno di questa immensa residenza, il senso dell’orientamento svanisce.
Una signora mi consiglia di spostarmi in una piccola stanza e fotografare una piccola cappelletta privata.
Un consiglio utilissimo: in uno spazio grosso quanto una cabina armadio, trovo una piccola cappella privata dove i profili d’oro abbondano.
Mi muovo tra una stanza e l’altra, tutte alte, lunghe, sembrano infinite.
Con decorazioni perfette, colorate, dorate, quadri, affreschi…. lo stile rococò all’interno delle camere della Residenz di Monaco di Baviera prevale fortemente.
Sala di qua, sala di là… tantissime sale di cui non ricordo il nome, ma non dimentico la Sala dell’Imperatore : qui davvero respiro aria regale;
Schatzkammer : tesori imperiali e reliquie
Sono passate due ore da quando sono entrato e sono andato anche veloce.
Esco dalla parte dedicata alle stanze della Residenz, percorro il corridoio d’ingresso ed accedo alla collezione dei tesori imperiali: Schatzkammer.
Ammetto che gioielli, tesori e cose simili non fanno assolutamente per me: passerei ore a guardare affreschi e statue, ma oggetti d’oro e diamanti, proprio no.
Non posso, però, tirarmi indietro e dire nulla di negativo su questa parte di Residenz: i tesori sono raggruppati per periodo e rappresentano egregiamente l’influenza profonda che la religione ha avuto negli anni sui regnanti di Monaco di Baviera.
Tra scettri, corone, gioielli e oggetti sacri, spicca su tutte la Statua di San Giorgio. Questa “piccola” statua è ricoperta (direi quasi “tempestata”) di diamanti, perle, rubini e pietre: all’occhio umano è un luccichio continuo: ammaliante.
Altes Residenztheater: il teatro privato
Finalmente finisco la visita al tesoro (Ho skippato qualche numero dell’audioguida, ma non ce la facevo più) e mi dirigo verso una delle struttura che avevo fin da subito segnato nella mia to-do-list: l’Altes Residenztheater.
Il pensiero di avere un teatro tutto privato è un sogno irrealizzabile per me, ma non nel 1700.
L’interno è un pugno nell’occhio di rosso e oro: una magistrale struttura in stile rococò dove, negli ultimi anni del 1700, prese vita la prima dell’Idomeneo di Mozart.
Dopo 4 ore esco, stanco, ma felice, dalla struttura della Residenz e penso che ne è valsa la pena.