Uno straordinario esempio di architettura orientalista in Italia
Il Castello di Sammezzano si trova nel cuore della Toscana, a pochi chilometri da Firenze, nel comune di Reggello, e sorge su una collina immersa in un parco di sequoie secolari. Gioiello dall’inestimabile valore artistico-architettonico, il Castello di Sammezzano – Luogo del Cuore FAI più votato nel 2017 e tra i 12 siti finalisti candidati all’edizione 2018 del programma 7 Most Endangered di Europa Nostra – è purtroppo abbandonato al suo triste destino da ormai troppo tempo.
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Passato, presente e futuro di un castello di rara bellezza
Capolavoro dell’arte eclettica per volere di Ferdinando Panciatichi Ximenes d’Aragona, l’ingegnere che ne progettò l’aspetto attuale nell’Ottocento, il Castello di Sammezzano è stato depredato e saccheggiato durante la Seconda Guerra Mondiale, trasformato in hotel di lusso negli anni Sessanta e lasciato a sé stesso dagli anni Novanta ai giorni nostri. Già tenuta di caccia dei Medici nel Seicento, Sammezzano è l’unico esemplare, insieme alla Rocchetta Mattei di Grizzana Morandi nell’Appennino tosco-emiliano, a riproporre in Italia lo stile moresco e a rievocare nel nostro Paese edifici come l’Alhambra spagnola e il Taj Mahal indiano.
Per molto tempo sconosciuto ai più, il Castello di Sammezzano è balzato all’onore delle cronache negli ultimi anni grazie al Comitato FPXA e Save Sammezzano, che si sono battuti per la sua rivalutazione e riqualificazione organizzando periodicamente visite guidate gratuite volte a sensibilizzare istituzioni e cittadini circa la sua condizione di degrado e assoluto abbandono.
Fra sogno e realtà: la visita al Castello di Sammezzano
L’articolo che state leggendo nasce proprio dalla partecipazione a una delle ultime visite guidate organizzate nell’estate 2016, che mi ha permesso di scoprire cosa si nasconde dietro l’imponente Facciata Lunare del Castello di Sammezzano.
Sammezzano è un susseguirsi di sale decorate, stucchi, mosaici e vetrate che creano giochi di luce. Un percorso che stordisce e sbalordisce allo stesso tempo. Ricostruire la visita a distanza di mesi non è semplice; le spiegazioni fornite dalla guida si perdono nei meandri della memoria ma le immagini no, quelle restano impresse nella mente insieme ai colori, ancora vividi e accesi, i decori, le sale così uniche e diverse l’una dall’altra.
Le Facciate del Castello di Sammezzano
Il Castello di Sammezzano ha due facciate che rappresentano rispettivamente il sole e la luna.
La Facciata Lunare, minuziosamente decorata con elementi architettonici d’ispirazione indiana, altro non è che la facciata d’ingresso di questo monumentale edificio che accoglie i visitatori con una doppia rampa di scale, una a destra e l’altra a sinistra, che conducono alle sale del primo piano. La Facciata Solare, di colore sabbia del deserto, si trova sul retro dell’edificio ed è caratterizzata da disegni e forme geometriche che evocano luoghi lontani. Situata a sud-ovest, verso la Valle dell’Arno, rimane nascosta ai visitatori finché questi non accedono al castello.
Le stanze del Castello di Sammezzano
Per molto tempo si è creduto che le stanze del Castello di Sammezzano fossero 365, una per ogni giorno dell’anno. Oggi sappiamo che le stanze sono 65, contengono vari riferimenti a Cina, Arabia e Spagna e le più note sono le 15 presenti al primo piano che, grazie alle visite guidate di cui sopra, hanno reso l’edificio famoso in tutto il mondo. Ogni stanza è un mondo a sé, l’espressione di quel mondo che Ferdinando PXA ha potuto soltanto immaginare, studiare e provare a rappresentare, non avendolo mai potuto vedere dal vivo.
La sala più famosa del Castello di Sammezzano, quella i cui soffitti sono stati inseriti nella classifica della BBC dei 10 soffitti artistici più belli al mondo, è la Sala dei Pavoni: un ventaglio di colori che dal pavimento sale verso l’alto e che richiama proprio la coda del pavone, animale nazionale della cultura indiana.
Il triste destino del Castello di Sammezzano
Purtroppo il destino del Castello di Sammezzano è quanto mai incerto. Lasciato com’è in uno stato di degrado con infiltrazioni d’acqua, incrostazioni e cedimenti che ne stanno mettendo a rischio la “salute”. Nonostante si sia aggiudicato il podio della classifica del FAI e la conseguente vincita di 50 mila Euro da destinare ai lavori di riqualificazione, e altre associazioni abbiano manifestato interesse per la sua sopravvivenza, tutto è fermo a causa della mancanza di un proprietario che se ne occupi e lo gestisca. L’asta vinta da una società araba nel 2017 è stata annullata dal TAR di Firenze, che ha accolto il ricorso di una società italiana – la Kairos Srl – creditore procedente del precedente proprietario.
Un giro di parole che non cambia la sostanza dei fatti: che cosa ne sarà di questo gioiello tutto italiano, edificio unico al mondo e di rara bellezza? Nella speranza che qualcosa si smuova, spero di essere riuscita a farvi rivivere insieme a me la storia del Castello di Sammezzano e a regalarvi un sogno: quello di rivederlo in tutto il suo splendore.